giovedì 20 luglio 2017

Ferrara: la Chiesa di S.Maria in Vado


La Chiesa di S.Maria in Vado è uno dei luoghi di culto più antichi e venerati di Ferrara.

Deve il suo nome ad un guado ("vado") sul Po, che un tempo passava nelle sue vicinanze.

E' già attestata nel X secolo la presenza di una chiesetta detta S.Maria Anteriore, posta a ridosso del castrum bizantino (primo centro urbano di Ferrara, ancor oggi caratterizzato da palazzi e vie medievali).

Nel 1495 la chiesa venne ingrandita, per volere di Ercole I d'Este, da Biagio Rossetti e decorata da Ercole de' Roberti.

L'antica facciata a settentrione divenne l'ingresso del transetto sinistro, dove venne posto un organo e la cantoria, mentre la nuova facciata principale venne rivolta a occidente.

portale del transetto della chiesa (nell'ex facciata principale)

La chiesa fu poi restaurata dopo il terremoto del 1570.

facciata della Chiesa di S.Maria in Vado
La facciata a due ordini della chiesa è in cotto e laterizi, arricchita da capitelli, cornicioni quattrocenteschi aggettanti e da un portale marmoreo, opera di Andrea Ferreri (1556), come anche le sculture dei due angeli poste ai lati della facciata.

Angelo (Andrea Ferreri)
Angelo (Andrea Ferreri)
Sulla sommità vi era, prima del terremoto che nel 2012 ha colpito Ferrara, una scultura rappresentante la Madonna col Bambino, che durante il sisma cadde e si ridusse in frantumi.
Oggi, restaurata, è posta nel chiostro della chiesa per ragioni di sicurezza e di conservazione.

La chiesa a pianta latina è divisa in tre navate a sei arcate con colonne corinzie.

interno della Chiesa di S.Maria in Vado
colonne corinzie e navata laterale sinistra
Tra gli archi sono rappresentate mezze figure di Santi (Carlo Bonomi).

mezze figure di Santi (Carlo Bononi)
mezze figure di Santi (Carlo Bononi)
Il soffitto della navata centrale è decorato con la Presentazione di Maria al Tempio (di Giulio Cesare Cromer - 1620), la Santissima Trinità adorata dai Beati e la Visitazione (di Carlo Bononi).

soffitto navata centrale
Santissima Trinità adorata dai Beati (Carlo Bononi)
Visitazione (Carlo Bononi)
Presentazione di Maria al Tempio (Carlo Bononi)

Nel catino absidale Carlo Bononi ha raffigurato la Esaltazione del Santo Nome di Dio (1616/1621).

Esaltazione del Santo Nome di Dio (Carlo Bononi)
Nel presbiterio vi sono le grandi raffigurazioni della Natività di Cristo (Domenico Mona), la Natività della Madonna (Domenico Mona), le Nozze di Cana (Carlo Bononi) e lo Sposalizio della Vergine (Carlo Bononi).

Sposalizio della Vergine (Carlo Bononi) / Natività di Cristo (Domenico Mona)
Natività della Madonna (Domenico Mona) / Nozze di Cana (Carlo Bononi)
Ai lati dei finestroni dietro l'altare maggiore Carlo Bononi ha dipinto Gesù tra i Dottori e la Fuga in Egitto.

Sul soffitto del presbiterio Domenico Mona vi dipinse l'Assunzione della Vergine.

Assunzione della Vergine (Domenico Mona - 1580/1581)
La grande ancona dell'altare maggiore racchiude l'Annunciazione di Camillo Filippi (1561).

abside e altare maggiore
Annunciazione (Camillo Filippi)
Anticamente il sito era già un luogo di pellegrinaggio per via di un'immagine miracolosa della Madonna detta Madonna di S.Luca.
Poi il 28 marzo 1171, giorno di Pasqua, avvenne un miracolo eucaristico: durante la messa celebrata dal priore Pietro da Verona, dall'ostia spezzata schizzò del sangue che colpì la volta che sovrastava l'altare.
Per ricordare l'avvenimento, per volere di Alfonso II d'Este, venne realizzato da Alessandro Balbi nel 1595 il Santuario del Preziosissimo Sangue, incorporando la voltina bagnata dalle stille di sangue, circondate da anelli d'oro.

Santuario del Preziosissimo Sangue
Il santuario fu collocato nel braccio destro del transetto della chiesa.
Due scalette laterali portano alla voltina, circondata dai simboli della Passione. 

voltina del miracolo del Preziosissimo Sangue
Le statue dei Profeti poste sulla sommità del tempietto sono di Pietro Turci.

Sopra i tempietto Francesco Parolini ha dipinto il Padre Eterno benedicente tra gli angeli (1740).

Padre Eterno benedicente tra gli angeli (Francesco Parolini - 1740)
Sul soffitto vi è rappresentato il Miracolo del Preziosissimo Sangue opera di Carlo Bononi (1616/1617).

Le due cappelle ai lati del Santuario del Preziosissimo Sangue, decorate da Ippolito Medini e Gaetano Sgarbi con figure monocrome in stile liberty (XX secolo), sono divenute il Sacrario dei caduti della località.

Nella cappella di sinistra furono raffigurate da Girolamo Marchesi (1518) la Fortezza e la Giustizia, per la famiglia Varano di Camerino.


Nel braccio sinistro del transetto si trova un organo cinquecentesco sovrastato dal Concerto degli Angeli (Giovanni Antonio Ghedini).

organo cinquecentesco
Concerto degli Angeli (Giuseppe Antonio Ghedini)
Sul soffitto del transetto sinistro vi è dipinta l'Assoluzione del prete incredulo o "Condanna dell'eresia dei Catari e dei Patarini" (Carlo Bononi).

Assoluzione del prete incredulo (Carlo Bononi . 1616/1617)
Carlo Bononi ha anche dipinto sulla finta cupola del transetto l'Incoronazione della Vergine (in restauro).

finta cupola nel transetto

Nella cappella del Battistero, a destra dell'altare maggiore, si trova un Battesimo di Cristo del Bastianino.


Molti sono i dipinti delle navate laterali.

Navata destra:

- nella prima campata si trova una copia di S.Giovanni in Patmos di Dosso Dossi, realizzata da Gregorio Boari

altare della prima campata (navata destra)
S.Giovanni a Patmos (Gregorio Boari dall'originale di Dosso Dossi)
- nella seconda campata vi è l'Apparizione di Cristo a Santa Geltrude con i Santi Ubaldo e Onofrio eremita (Giulio Cromer)

altare seconda campata (navata destra)
Apparizione di Cristo a Santa Geltrude con i Santi Ubaldo e Onofrio Eremita (Giulio Cromer)
- nella terza campata trova posto una S.Cecilia copia del Bastianino, opera di Gregorio Boari

altare terza campata (navata destra)
S.Cecilia (copia di Gregorio Boari dall'originale del Bastianino)
- nella quarta campata, luogo in cui avvenne il miracolo del Preziosissimo 
  Sangue (la chiesa allora aveva un altro orientamento e qui si trovava   
  l'altare maggiore), si trova la Madonna Amolyntos detta Madonna di 
  Costantinopoli, di scuola cretese-veneziana (XVI secolo), e un bassorilievo
  ligneo rappresentante la Natività che incornicia l'icona (Filippo Porri - XVII
  secolo)

altare quarta campata (navata destra)
Madonna Amolyntos (XVI sec.) / Natività (Filippo Porri - XVII sec-.)
- nella quinta campata vi è la rappresentazione di un Santo (?)

Santo (?)
Posta sopra a un confessionale si trova un'Annunciazione del XVI secolo. 

Annunciazione (XVI sec.)

Navata sinistra:

- nella prima campata vi è la Madonna in trono col Bambino, S.Rocco e
 Sant'Antonio abate (Stefano da Ferrara)

Madonna in trono col Bambino, S.Rocco e Sant'Antonio abate (Stefano da Ferrara)
- nella seconda campata un Sant'Andrea(?)

Sant'Andrea (?)
- nella terza campata si trova la Madonna in trono col Bambino,   
  S.Giovannino, le Sante Lucia, Agata, Caterina, Apollonia, Elena e Monica 
  con Sant'Agostino e il committente (Michele Coltellini)

Madonna in trono col Bambino, S.Giovannino, le Sante Lucia, Agata, Caterina, Apollonia, Elena e Monica con Sant'Agostino e il committente (Michele Coltellini)
- nella quinta campata trova posto un Crocifisso di autore ignoto

Crocifisso (autore ignoto)
- nella sesta campata si trova l'Ascensione di Cristo, copia del XVII secolo
  dell'originale del Garofalo, portata a Roma dopo la devoluzione

Ascensione di Cristo (copia del XVII secolo dall'originale del Garofalo)
- dietro ad un confessionale si trova il Martirio di Sant'Agricola di Domenico
  Mona (1579)

Martirio di Sant'Agricola (Domenico Mona)

Nella controfacciata sono sistemate, ai lati dell'ingresso, due pannelli che rappresentano un'Annunciazione.

Annunciata
Angelo Gabriele



Annunciazione
In questa chiesa vennero sepolti tre grandi artisti: Carlo Bononi, il Garofalo e il Bastianino.

Orari: 8.00/12.00  15.30/19.00

CONCLUSIONI
Merita certamente una visita l'antica Chiesa di S.Maria in Vado.
In questa chiesa sono infatti conservati dipinti di artisti ferraresi che hanno saputo valorizzare un importante luogo di culto e pellegrinaggio della città.
Peccato che la chiesa sia poco illuminata, non permettendo di apprezzare in pieno i capolavori che custodisce.
Non sono riuscita a trovare notizie di due tele d'altare poste nelle navate laterali (un probabile Sant'Andrea e un non ben identificato Santo).
Se qualcuno sapesse fornirmele, potrei completare adeguatamente il post!


2 commenti:

Unknown ha detto...

Nella Guida Rosse Emilia-Romagne del Touring, il S. Andrea della 2a campata della navata sinistra è identificato come copia da Domenico Panetti di Gregorio Boari.

Raffaella ha detto...

Grazie mille per l'informazione!

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