martedì 6 marzo 2018

Bagnaia: borgo antico della Tuscia


Bagnaia si trova nella Tuscia Viterbese.
Bagnaia è infatti una frazione di Viterbo, dalla quale dista 4km.

Il borgo antico era posto sulla Via Franchigena, nel tratto in cui attraversava i Monti Cimini.
La medievale Castrum Balneariae, eretta da Desiderio, l'ultimo re Longobardo, divenne una riserva di caccia per i vescovi di Viterbo che ne fecero una residenza estiva e di riposo.
Il castrum infatti apparteneva ai conti Lombardi di Castellardo.
Divenuto di proprietà del comune di Viterbo nel 1173, venne ceduto dai consoli della città al vescovo Raniero (1202) e ai vescovi suo successori.
Bagnaia è divisa in due: Bagnaia "di dentro" e Bagnaia "di fuori".
Piazza XX Settembre divide il borgo medievale, racchiuso oltre la porta e l'alta torre, dalla città rinascimentale, realizzata dall'architetto Tommaso Ghinucci nel XVI secolo, che comprende la famosa Villa Lante e i suoi giardini manieristici (alla quale ho dedicato un post).

i giardini di Villa Lante
Questa piazza fu realizzata su modello di Piazza del Popolo a Roma.
Gli edifici che la circondano sono fregiati da stemmi papali e cardinalizi.

Piazza XX Settembre: da sinistra la facciata sud del Palazzo Ducale, la Torre dell'Orologio, la Porta del Borgo e il Torrino con il campanile della Chiesa di S.Maria della Porta
Nel XVI secolo fu collocata nella piazza la Fontana del Borgo Fuori o Fontana del Ghinucci, dal nome dell'architetto senese che la realizzò.
Iniziata da Fabiano del Monte, nipote di papa Giulio III, la fontana fu terminata nel 1568.

Fontana del Borgo Fuori (o Fontana del Ghinucci) con vasca del fontanile
La fontana è composta da due vasche di forma rettangolare, divise da un timpano tronco che inizialmente, quando la fontana era costituita da una sola vasca, ne costituiva la parete terminale.
Una delle due vasche, quella con cinque cannelli rivolta verso la piazza, fungeva da fontanile, mentre quella rivolta verso le mura e più bassa, costruita nel 1581, aveva funzioni di abbeveratoio per gli animali.

Fontana del Borgo Fuori (o Fontana del Ghinucci) con vasca dell'abbeveratoio
Decorano la fontana lo stemma di Bagnaia e due sfere in pietra.
Chiude l'architettura della fontana un parallelepipedo in pietra decorato un tempo con stemmi andati quasi tutti perduti: rimane solo quello con il simbolo araldico del gambero della famiglia Gambara.

stemma Gambara sulla Fontana del Borgo Fuori (o Fontana del Ghinucci
La Torre cilindrica, detta Torre dell'Orologio, risale al XIII secolo e aveva funzioni di torre di controllo del castello.

Torre dell'Orologio
La data 1221 incisa nell'architrave della porta della torre indicherebbe l'anno di ricostruzione: fu infatti distrutta insieme al castello nel 1210 dall'imperatore Ottone IV.
Ma forse la torre attuale risalirebbe invece al XV secolo.

L'orologio è stato affisso nel XVI secolo.
Sulle mura della torre è appeso lo stemma Barberini, signori di Bagnaia tra il 1632 e il 1645.
Vi si trovano affissi anche il ritratto in marmo del volto di Pucciarella e un'iscrizione che ricorda le sue gesta eroiche: salvò Bagnaia dai Lanzichenecchi nel 1527 gettando dalla torre un mortaio e uccidendo il comandante delle truppe imperiali di Carlo V.
Ai piedi della torre vi è collocata una macina in ricordo del fatto storico.
Alla destra della torre si trova una Porta del Borgo, unico accesso al borgo antico.

Porta del Borgo (vista dall'esterno del borgo)
La porta fu aperta dal cardinale Niccolò Ridolfi nel 1541 (lo stemma del cardinale è affisso nella volta della galleria della porta).
Sopra la porta si trova lo stemma papale di Alessandro VII Chigi, che nel 1656 diede in enfiteusi per tre generazioni il castello e la villa, costruita dal cardinale Gambara, alla famiglia Lante.

stemma di papa Alessandro VII posto sulla Porta del Borgo
L'arco della porta all'interno del borgo, che affaccia su Piazza Castello, è decorato a bugnato: nella chiave di volta è posto lo stemma del cardinale Ridolfi che la fece costruire.

Porta del Borgo (vista dall'interno del borgo)
Alla destra della Porta del borgo e alle spalle della Fontana Ghinucci, fu eretta nel 1541 dal cardinale Ridolfi una torre quadrangolare, chiamata "Torrino", con funzioni di protezione della porta.

Sulla facciata sud della torre si trovano due meridiane: una detta "a ore italiche" e l'altra "a ore francesi".

Sulla torre si trova un piccolo campanile: appartiene alla Chiesa di S.Maria della Porta, che venne ampliata nel 1685 inglobando gli ambienti della torre quadrangolare e quelli occupati dal custode della porta.

campanile della Chiesa di S.Maria della Porta posto sul "Torrino"
L'ingresso della chiesa, che in epoca medievale era l'Oratorio dei Disciplinati, poi divenne archivio comunale e infine chiesa, si trova all'interno del borgo, alla sinistra della Porta del Borgo.

ingresso della Chiesa di S.Maria della Porta (alla sinistra della Porta del Borgo)
La chiesa è ad unica navata con volta a botte.
All'interno è conservata sull'altare la Madonna della Porta (XV secolo), che prima si trovava in un'edicola posta fuori dal borgo: fu rimossa dalla sua posizione originale nel 1616 perché intralciava l'accesso alla Porta del Borgo.

Chiesa di S.Maria della Porta
Alla destra della Porta del Borgo, all'interno del borgo, si trova la Chiesa di S.Maria o Chiesa della Madonna del Rosario.

ingresso della Chiesa della Madonna del Rosario
Era già qui presente una chiesa nel 1182, che venne fatta restaurare nel 1755 dal cardinale Federico Lante della Rovere nelle vesti attuali.

L'antica chiesa era a tre livelli degradanti verso la facciata ovest e venne livellata ad un solo livello nel restauro settecentesco.
La facciata posta ad occidente era porticata.

L'accesso avviene tramite un portale con lunetta.
L'interno della chiesa ha una pianta a croce commissa con cupola centrale e lanterna.

interno della Chiesa della Madonna del Rosario
cupola con lanterna
Le navate laterali hanno volte a botte.
Le navate sono separate da pilastri decorati in finto marmo.
Lungo le pareti vi sono pilastri con trabeazioni doriche.
Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata.

Sono presenti nella chiesa tre altari.
L'altare maggiore è in marmi policromi ed è sormontato dalla tela della Madonna del Rosario (Calisto Calisti), dove appare una veduta cinquecentesca di Bagnaia.

Madonna del Rosario (Calisto Calisti)
L'altare posto nella cappella barocca a sinistra dell'altare maggiore è dedicato a S.Filippo Neri.
Sull'altare trovano posto la tela di S.Filippo Neri in adorazione della Madonna col Bambino e angeli (attribuito ad Anton Angelo Faschi - XVIII secolo) e una moderna Madonna Assunta in cielo con un baldacchino del XVII secolo.
Durante la nostra visita la tela sull'altare non era presente.

cappella di S.Filippo Neri e Madonna Assunta in cielo con baldacchino
Sull'altare del lato opposto si trova la tela di S.Elisabetta (autore ignoto) alla quale la cappella è dedicata.

cappella di S.Elisabetta
S.Elisabetta (autore ignoto)
Sulla parete destra vi è la copia del XVII secolo di un'immagine del SS.Salvatore ritrovata nelle campagne di Viterbo da due contadini di Bagnaia nel XIII secolo.

SS.Salvatore (copia del XVII secolo)
Ai lati dell'arco trionfale vi sono le statue di S.Agnese e Sant'Antonio da Padova.
Oltre alla statua della Madonna Addolorata (XVII secolo) trova posto nella chiesa una statua in gesso della Vergine col Bambino.

statue di Sant'Antonio da Padova e Vergine col Bambino
Sulla parete occidentale la chiesa presenta una cantoria con tre finestre.

cantoria
affreschi sotto la cantoria
Al di sotto della cantoria vi sono affreschi del XV/XVI secolo che raffigurano S.Antonio, S.Giovanni e un altro Santo.

S.Giovanni
Santo
Nel 1906 è riapparso in maniera fortuita l'affresco della Madonna col Bambino e i Santi Pietro e Paolo.

Madonna col Bambino e i Santi Pietro e Paolo

Accanto alla Chiesa della Madonna del Rosario, si trova la facciata est del Palazzo Ducale o Palazzo delle Logge, in quanto prima presentava due logge.

facciata est del Palazzo Ducale
La facciata del Palazzo Ducale rivolta verso il borgo presenta un portale affiancato da lesene che sorreggono il marcapiano.
Sul portale è posizionato lo stemma araldico della famiglia Lante, mentre sotto le finte colonne vi sono scolpiti stemmi del cardinale Ridolfi

stemmi della famiglia Lante (al centro), del cardinale Ridolfi (a sinistra e a destra)
L'ordine architettonico del primo piano della facciata presenta alte finestre ed è scandito da finte colonne e lesene.
Nel mezzanino si aprono piccole finestre quadrate.

Il primitivo palazzetto comunale medievale, parte integrante delle mura del borgo, fu ampliato e modificato dal cardinale Riario (1510), dal cardinale Ridolfi (1545), dalla famiglia del Monte (1555), dal cardinale Gambara (1574) e dal cardinale Montalto (1590).
Nel piano nobile sono presenti alcuni affreschi con scene bibliche e bucoliche, e alcuni ritratti di Papi.

Oggi rimane solo la loggia sulla facciata occidentale, mentre quella rivolta verso Piazza Castello fu chiusa.

facciata occidentale del Palazzo Ducale
loggia del Palazzo Ducale
La loggia presenta quattro colonne tuscaniche in peperino.
Il soffitto della loggia è affrescato con scene dell'Eneide, grottesche e stemmi.
Sule pareti vi sono affreschi che rappresentano le città di Bagnaia, Firenze, Siena, Civitavecchia e una pianta di Roma (attribuita ad Antonio Tempesta).

loggia: colonne tuscaniche in peperino e affreschi del soffitto con scene dell'Eneide e grottesche

La Fontana di Piazza Castello o Fontana del Borgo Dentro, posta al centro dell'omonima piazza, fu voluta dal Cardinale Alessandro Damasceni Peretti Montalto nel 1618.
La fontana è andata a sostituire una già presente nel XIV secolo.
Fontana di Piazza Castello
La vasca più grande è decorata con i monti e la stella, simboli araldici del cardinale Montalto, e con le onde, simbolo del Comune di Bagnaia.

vasca maggiore della Fontana di Piazza Castello con simboli araldici del cardinale Montalto e del Comune di Bagnaia
La decorazione del fastigio della fontana con quattro teste leonine e i monti (simboli araldici del cardinale Montalto), è la riproduzione della Fontana dei leoncini posta nel parco di Villa Lante.

teste leonine e monti sul fastigio della Fontana di Piazza Castello
Da Piazza Castello ci si può poi addentrare nel borgo e girovagare tra vie e vicoli, carpendo la storia passata dei suoi edifici scritta tra le pietre.


palazzi con stemmi nobiliari
via del borgo
angolo pittoresco del borgo
Tra i suoi palazzi storici più rilevanti vi sono Palazzo Settala (palazzo del XV secolo appartenuto forse al cardinale di Viterbo Francesco Maria Visconti e divenuto poi il primo Palazzo del Comune), Palazzo Gallo (palazzo del XVI secolo con loggia affrescata appartenuto a Giuliano Gallo amministratore dei beni del cardinale Riario a Bagnaia),  Palazzo Toldi Montoni (palazzo del XV/XVI secolo con portale a bugnato e stemma dell'importante famiglia). 

stemma della famiglia Toldi Montoni sul portale di Palazzo Toldi Montoni
S'incontra anche la facciata della piccola Chiesa di S.Stefano, oggi sconsacrata.
La chiesa, risalente al XIV secolo, era un tempo decorata di affreschi.

facciata della Chiesa di S.Stefano
Riuscendo da borgo antico, si possono visitare le due chiese di Bagnaia "di fuori" poste su Piazza XX Settembre.

La Chiesa di S. Giovanni Battista fu costruita sopra all'Oratorio del Gonfalone (costruito tra il 1580 e il 1587), dalla Confraternita del Gonfalone e donato nel 1611 alla Comunità di Bagnaia.

facciata della Chiesa di S.Giovanni Battista
Nella facciata quattro lesene di ordine tuscanico inquadrano un portale in peperino con lunetta e finte colonne ioniche.
Sopra il portale una finestra a sua volta sormontata dallo stemma del cardinale Marcello Lante della Rovere.

stemma del cardinale Marcello Lante della Rovere
Sul lato destro della chiesa si trova il campanile aperto da quattro monofore.
L'interno della chiesa barocca è ad unica navata.

navata e presbiterio della Chiesa di S.Giovanni Battista
Le pareti sono scandite da finte lesene con volute oro, sulle quali scorre una cornice marcapiano.
Sopra la cornice la volta a botte costolonata accoglie finestre a sesto acuto.
Le cappelle lungo la navata sono introdotte da archi.

Sull'altare maggiore si trovano la tela del Battesimo di Nostro Signore (XVII secolo) di autore ignoto e un Crocifisso in legno ritenuto miracoloso (XVII secolo).

altare maggiore con il Battesimo di Nostro Signore (autore ignoto - XVII sec.) e Crocifisso ligneo (XVII sec.)

Sempre in Piazza XX Settembre si erge la Chiesa di Sant'Antonio Abate, costruire a partire dal 1575.

Chiesa di Sant'Antonio Abate
La facciata rivestita in cotto è suddivisa in due ordini architettonici da una mensola marcapiano.
Il portale, sormontato da una finestra, è affiancato da quattro lesene tuscaniche in peperino.
Il campanile sul tetto è a vela.

portale della Chiesa di Sant'Antonio Abate
L'interno della chiesa è ad unica navata con volta a botte dipinta, separata dalle pareti da una mensola in stucco.
Su ogni lato lungo della navata si aprono due cappelle introdotte da archi decorati da lesene.

navata e presbiterio della Chiesa di Sant'Antonio Abate
Gli altari delle cappelle sono sormontate da alcune tele e immagini di Santi incorniciati.
La tela del SS.Salvatore è identica a quella che si trova nella Chiesa della Madonna del Rosario nel borgo: l'originale fu ritrovato nelle campagne di Viterbo da due contadini di Bagnaia nel XIII secolo.

Madonna del Carmelo (Baldassarre Croce - 1588) e immagine di S.Domenico (autore ignoto)
SS.Salvatore (copia di autore ignoto - XVIII sec.) e S.Lucia (Riccardo Sanna - 1996)
San Nicola di Bari con la resurrezione di tre bambini e la liberazione di una giovane dalla schiavitù (Gaetano Sortini - 1784) e S.Nicola (autore ignoto)
S.Francesco da Paola (Tommaso Giusti - primi '800) e Arcangelo Michele (autore ignoto)
In una nicchia dietro l'altare maggiore si trova una statua lignea di Sant'Antonio abate.
Nella volta sopra l'altare è raffigurata la Trinità.

altare maggiore e statua di Sant'Antonio abate
Al di là del Ponte del Borgo, ponte in peperino a sei arcate, costruito nel 1539 e ampliato nel 1575, si trova la seicentesca Chiesa di S.Rocco.

Ponte di Borgo e Chiesa di S.Rocco
La chiesa dalla pianta ottagonale , con paraste che sottolineano gli angoli, fu trasformata nel 1934 in Sacrario dei Caduti.


CONCLUSIONI
Girovagando per le vie e i vicoli del borgo si respira un'atmosfera d'altri tempi.
Ad ogni angolo di via un edificio costruito in peperino può raccontare le sua lunga storia.
Vasi di fiori accanto ai portoni, panni stesi alle finestre e gatti che dormono al tepore del sole raccontano la vita quotidiana del borgo, tranquilla, scandita da ritmi pacati.
Visitare Bagnaia "di dentro" e "di fuori" vuol dire percorrere epoche passate e godere come allora di questo ameno angolo di Tuscia.


Nessun commento:

Posta un commento